PALAZZO NATTA II LOTTO – Como
Restauro conservativo di apparati pittorici
Committente: Comune di Como
Progetto e DL: arch. Piera Pappalardo, Comune di Como
Consulenza al progetto: Stefano Della Torre, Valeria Pracchi, Fabio Inzoli – Politecnico di Milano
Responsabile di produzione: Roberto De Pascali
Responsabile di commessa: Mauro Gallo, Matteo Motta
Responsabile restauri pittorici: Antonella Ferrari
Coordinamento restauratori: Marina Martinelli
Caratteristiche del manufatto
Palazzo Natta ha origine medievale, con una radicale trasformazione nel Cinquecento. Nel Settecento la struttura si arricchisce di una nuova corte, che imita e prosegue il disegno di quella preesistente. Acquisito dal Comune di Como con l’intenzione di destinarlo a uso pubblico, il palazzo, ubicato nel centro storico cittadino, è oggi sede del Prorettorato dell’Università dell’Insubria e ospita un Centro del Politecnico di Milano. Il primo lotto dei lavori (Scheda Cantiere 42) ha riguardato il restauro delle facciate e del tetto, e ha permesso di chiarire l’evoluzione della fabbrica riportando in luce alcune coperture medievali e numerosi la- certi di intonaci decorati originali.
Stato di conservazione
Gli interventi condotti nel corso del secondo lotto dei lavori hanno riguardato soprattutto gli ambienti interni, dove sotto porzioni fatiscenti di intonaci a calce e pellicole pittoriche, sono apparsi numerosi lacerti e decorazioni antiche, originarie delle varie fasi edificatorie della fabbrica. Intervento: Grazie a una puntuale e approfondita campagna di indagini diagnostiche, condotta sia in situche in laboratorio, si è potuto rintracciare e riportare alla luce un numero elevato di impianti decorativi che oggi caratterizzano i vari ambienti.
L’intervento
ha previsto il restauro di tutte le decorazioni e la reintegrazione delle lacune con malte a calce idraulica. La tinteggiatura generale è stata realizzata con prodotti a calce o ai silicati. Tutti i pavimenti interni sono stati ricostruiti, sia per creare un vespaio a difesa dell’umidità di risalita che per alloggiare i nuovi impianti, evitando di aprire più invasive tracce nelle murature in alzato. I soffitti lignei sono stati tutti puntualmente recuperati, salvandone le decorazioni pittoriche emerse dalle opere di descialbo. Tutti i serramenti esistenti sono stati rifunzionalizzati, adeguandoli alle attuali esigenze di normativa e comfort; l’intervento ha previsto opere di pulitura, sverniciatura, verifica e integrazione della ferramenta, integrazione dei vetri e nuova finitura protettiva. Anche le scale in pietra interne sono state recuperate, pulendo i gradini e le balaustre in legno e ferro, ed eliminando le tinteggiature dalle pareti. Sono stati infine inseriti i nuovi impianti elettrico, idrico-sanitario e del gas.