via PIERO DELLA FRANCESCA, 54 MILANO

Riqualificazione energetica e manutenzione dell’involucro

Committente: Condominio
Progetto e DL: Marco Scamporrino
Coordinamento cantiere: Mauro Gallo (Trivella SpA)
Periodo di realizzazione: 2010

Caratteristiche del manufatto
Edificio residenziale moderno, con il piano terra destinato a funzione commerciale, caratterizzato da prospetti lineari a intonaco e articolati in terrazzi e balconi.

Stato di conservazione
Le superfici delle facciate apparivano molto usurate e non più idonee a garantire la protezione della struttura muraria, con rischi di imminente rovina. Diversi componenti in cemento armato presentano fessurazioni, formazioni di ruggine, distacchi di parti.

Intervento
Obiettivo dell’intervento era la riqualificazione estetica ed energetica dell’involucro dell’edificio, il risanamento di balconi e terrazzi, la sistemazione del cortile. La ricostruzione degli intonaci ha previsto la posa di un sistema a cappotto, che ha permesso di migliorare l’isolamento termico delle facciate con un conseguente forte risparmio energetico e un miglior comfort degli ambienti, tanto nelle stagioni fredde quanto in quelle calde. Nella facciata sulla strada è stato adottato un capotto rivestito da piastrelle in clinker, di elevato pregio estetico.

  • I cementi armati sono stati trattati con appositi cicli di risanamento dei ferri di armatura, accompagnati dalla ricostruzione volumetrica delle porzioni distaccate.
  • Per rendere impermeabili le superfici ed eliminare i fenomeni infiltrativi sono state ricostruite le pavimentazioni di balconi e terrazzi.
  • Le superfici in pietra di soglie, davanzali, spalline e copertine, in seguito ad accurata pulitura, sono state protette con prodotto silossanico idrofugo ad alta traspirabilità, trasparente e invisibile.
  • Le piastrelle della zoccolatura sono state pulite con idrolavaggio (acqua nebulizzata addittivata con detergente).

 

Impermeabilizzazione e coibentazione delle superfici piane
Rimozione del manto impermeabile esistente, verifica e correzione delle pendenze, livellamento e posa di membrana impermeabile. Realizzazione di nuovo manto costituito da doppia membrana bituminosa plastomerica (la prima armata in feltro di vetro e la seconda con tessuto non tessuto di poliestere a filo continuo). Coibentazione termica della soletta a “tetto rovescio”, con pannelli in polistirene estruso da 8 cm, ricoperti da una pavimentazione galleggiante in quadrotti prefabbricati cementizi, posati su sostegni di materiale plastico regolabili. Rivestimento in termocappotto finito in clinker: la posa dei pannelli termoisolanti in polistirene espanso sinterizzato (secondo norma UNI EN 13163 e con marchio di qualità UNI-IIP), di dimensioni 100×50 cm e spessore da 6 cm, incollati con malta adesiva a base di resine sintetiche, è preceduta dal posizionamento del profilo di base in alluminio preverniciato, fissato alla muratura con tasselli a espansione. L’intervento avviene dal basso verso l’alto, per file a giunti sfalsati, con il lato maggiore posato orizzontalmente. Eventuali fughe tra i pannelli vengono chiuse con inserti di materiale isolante. Nel corso della posa viene costantemente controllata la perfetta planarità dello strato isolante, correggendo eventuali difetti con frattone o carta abrasiva e sigillando con speciali guarnizioni autoadesive in poliuretano le zone di contatto con i balconi. Dopo almeno 24 ore dall’incollaggio, i pannelli vengono fissati con tasselli a espansione in polietilene ad alta densità (6 tasselli/m2). Particolare cura viene posta nella protezione degli spigoli, tramite la posa di idonei paraspigoli in PVC con rete preaccoppiata in fibra di vetro, eventualmente muniti di gocciolatoio. Si procede quindi alla rasatura rinforzata, nella quale viene annegata una rete di armatura in fi bra di vetro, con trattamento antialcale, sovrapponendo i teli di almeno 10 cm, aumentati a 15 cm in corrispondenza degli spigoli. A completa essiccazione, si esegue un successivo strato di rasatura che copre totalmente la rete, sufficientemente ruvido per garantire l’ancoraggio del rivestimento finale in clinker.