STUCCHI DELLA CHIESA DI SANT’EUFEMIA – Ossuccio (CO)

Restauro artistico – stucchi

Proprietà: Parrocchia di Sant’Eufemia
Direzione Lavori: arch. Ubaldo Castelli
Direzione cantiere: Cesare Portosa
Soprintendenza: arch. Alberto Artioli e Barbara Mazzali

Caratteristiche dell’edificio
Di origine romanica, la chiesa di Sant’Eufemia a Ossuccio, di fronte all’Isola Comacina, subì nel corso dei secoli XVII e XVIII numerosi rimaneggiamenti che compresero anche l’apertura di sei cappelle laterali. La cappella del Fonte Battesimale, la prima a sinistra dell’ingresso, conserva decorazioni a stucco di eccellente qualità, probabilmente opera seicentesca di artisti intelvesi.

Stato di conservazione
Gli stucchi si presentavano in stato di discrete condizioni di conservazione, con fenomeni localizzati di avanzato degrado, dovuti all’invasione di umidità di risalita dal terreno. In alcune zone si registravano consistenti perdite di modellato, disaggregazioni superficiali, sviluppo di efflorescenze e sub florescenze. La pittura originale risultava coperta da più strati di coloriture successive, di differente composizione e spessore.

Intervento
L’intervento di discialbo degli stucchi è stato realizzato con lo strumento laser LAMA®, integrato con interventi puntuali a bisturi e con vibroincisore (penna pneumatica). L’integrazione delle tre tecniche ha permesso di eliminare anche gli strati di pittura più densi e aderenti al supporto, senza provocare sostanziali danneggiamenti, graffi e abrasioni, alle superfici colorate in pasta. Anche le porzioni maggiormente decoese sono state pulite senza dovere fare ricorso a interventi di preconsolidamento, grazie all’elevata selettività del laser, che rispetta integralmente le superfici o gli strati di materiale che vengono riconosciuti come originali.

Il laser LAMA®
La pulitura laser è oggi una tecnologia matura e affermata nei settori del restauro artistico, architettonico e monumentale. Il sistema LAMA® a fibre ottiche, è incentrato su una serie di macchinari evoluti, studiati per l’impiego in laboratorio e in cantiere, con prestazioni e rendimenti paragonabili a quelli dei sistemi di pulitura tradizionali. I principali requisiti della pulitura laser, riconosciuti da tecnici e restauratori sono: l’efficacia nei confronti dei depositi inquinanti e in particolare delle croste nere di origine urbana; la non nocività nei confronti dei supporti anche se molto friabili e compromessi; la produzione limitata di residui; la possibilità di operare in cantieri “aperti” che mantengono le aree di interventi fruibili per le normali funzioni. Studiato per la pulitura delle superfici lapidee, il sistema laser si è dimostrato ottimale ed economicamente competitivo in numerosi altri ambiti che spaziano dalle superfici metalliche a quelle plastiche, ai tessuti, ai legni. Nel corso degli anni Novanta la nostra impresa ha utilizzato il laser nei cantieri di restauro delle facciate del Tempio di San Sebastiano e del portale in pietra calcarea di Palazzo Arcivescovile a Milano, del portico in pietra calcarea del Mosteiro dos Jeronimos a Lisbona, delle facciate e delle decorazioni interne di Palazzo Natta a Como, di numerose edicole votive, statue e portali del centro storico di Genova, del portale bronzeo della chiesa di San Michele Arcangelo di Busto Arsizio. In tutti i cantieri è stato adottato un Sistema di Qualità messo punto in sinergia con il Centro CNR Gino Bozza del Politecnico di Milano.