PALAZZO DI GALLERIA DE CRISTOFORIS – Milano
Restauro architettonico – rivestimenti lapidei
Proprietà: Condominio
Direzione Lavori: Ing. Silvia Mazzoleni
Direzione cantiere: Adriano Traversa
Anno di realizzazione: 1990
Caratteristiche dell’edificio
Edificio residenziale contemporaneo, ubicato nel centro storico con prospetti su via San Pietro all’orto, è caratterizzato da un pregiato rivestimento in lastre di granito.
Stato di conservazione
Le lastre del rivestimento erano annerite dalle polveri atmosferiche e macchiate dall’inquinamento, ma in generale conservavano buone condizioni. Più diffusamente deteriorato si presentava il manto di allettamento del rivestimento, con estese lacune in grado di compromettere la stessa stabilità del rivestimento.
Intervento
Il ripristino dello strato di malta è stato eseguito tramite insufflaggio di quarzo sferoidale di granulometria da 1/3 mm e di resina epossidica con funzione di legante, fino al riempimento totale della cavità. Le iniezioni sono state effettuate in appositi fori realizzati nelle lastre del rivestimento con strumenti a sola rotazione e localizzate in prossimità della lacuna. Le lastre pericolanti sono state messe in sicurezza con tasselli chimici in acciaio inox AISI 316, di diametro e lunghezza adeguati alle dimensioni delle stesse lastre. La posa di ciascun tassello è stata subordinata a indagine endoscopica della sede di alloggiamento, atta a verificare lo stato del supporto. I sori sono stati mascherati con stuccatura costituita da un impasto di polvere di granito e resina, con caratteristiche meccaniche simili a quelle del rivestimento. Al consolidamento hanno fatto seguito la pulitura con acqua nebulizzata e la protezione idrofobizzante.
Messa in sicurezza dei rivestimenti lapidei
Per consentire di ottenere i migliori risultati, il metodo della messa in sicurezza dei paramenti lapidei in lastre medio-grandi, tramite ancoraggio, deve rispettare alcune regole fondamentali. Innanzitutto i movimenti di assestamento naturale delle lastre non devono essere in alcun modo impediti. Per questo il numero dei tasselli per lastra o frammento di lastra deve essere limitato e mai superiore a due. I tasselli devono venire posizionati nella parte superiore della lastra e devono essere dotati di un’opportuna guarnizione in gomma siliconica, in grado di assorbire gli spostamenti indotti dalle azioni termo igrometriche. Ogni lastra deve essere messa in sicurezza in modo indipendente dalle altre. Il calcolo per il ridimensionamento dei tasselli di ancoraggio, deve seguire obbligatoriamente delle verifiche per attrito o sfilamento, a flessione, a taglio, tramite punzonamento della lastra. Le verifiche devono essere precedute da indagini endoscopiche per evidenziare lo spessore della lastra e della malta di allettamento, il tipo e lo stato di conservazione del supporto, la presenza di particolari patologie. Inoltre, il calcolo deve fornire i dati in grado di individuare le corrette caratteristiche del sistema di ancoraggio (numero, diametro, lunghezza) che dipendono anche dal tipo di tassello adottato. Il collaudo finale degli ancoraggi può essere eseguito con diverse metodologie anche totalmente non distruttive.